Giornata dei Missionari Martiri

All’interno dei mercoledì di preghiera, il 24 marzo alle ore 19.00 veglia per ricordare i missionari uccisi nel 2020. Secondo le informazioni raccolte dall’Agenzia Fides, sono stati uccisi nel mondo 20 missionari: 8 sacerdoti, 1 religioso, 3 religiose, 2 seminaristi, 6 laici. L’Agenzia Fides usa il termine “missionario” per tutti i battezzati, consapevoli che “in virtù del Battesimo ricevuto, ogni membro del Popolo di Dio è diventato discepolo missionario!

La Chiesa non ha mai protestato per i suoi martiri. Li ha sempre celebrati come vincitori, riconoscendo che sono consolati da Cristo nelle loro tribolazioni. In loro anche la pazienza e l’assenza di rancore verso chi li tormenta non sono effetto di un rigido auto-controllo. Nascono come riverbero di un miracolo, segno della consolazione che Cristo stesso dona a chi soffre portando il Suo nome. Per questo i tratti propri che connotano in maniera imparagonabile le vicende di martirio cristiano possono diventare occasione di stupore e gratitudine per tutti, segni di salvezza promessa a ogni persona, perfino ai persecutori. Il martirio cristiano sgorga dalla vita di Cristo, operante nelle vite di uomini e donne… l testimone missionario, come il martire, è colui che offre il proprio corpo, mette a disposizione la concretezza della propria condizione umana affinché in essa agisca e risplenda la grazia del Signore.”

Dalla riflessione tematica per questa giornata

10 marzo 2020…

Una data che dovrebbe ricordarti qualcosa, quel giorno iniziò il lockdown in Italia, la chiusura totale di tutte quelle attività non ritenute essenziali; ci fermavamo e di colpo le nostre vite dovevano adattarsi ad un qualcosa che non ci apparteneva, che mai avremmo pensato di vivere. Abbiamo cominciato a prendere famigliarità con termini come DPCM o protocollo di emergenza e forse (ce lo auguriamo) abbiamo preso più consapevolezza delle nostre fragilità! I nostri affetti, il nostro lavoro, i nostri hobby, gli amici, le nostre agende piene di attività, le celebrazioni in chiesa, di colpo si è sospeso tutto in attesa che la situazione sanitaria migliorasse.

Il lunedì 18 maggio sono ripartite tante attività con dei protocolli sanitari da rispettare per il bene di tutti, ma ad oggi dopo quasi 10 mesi, altre attività sono ancora chiuse e le stesse proposte in parrocchia vanno avanti un po’ a fasi alterne.

In mezzo ci stanno 69 giorni con l’obbligo di permanenza nelle proprie abitazioni, in cui vivere sotto lo stesso tetto con chi ami e ben diverso dal condividere gli stessi spazi con altre persone; perciò ognuno di noi ha avuto una diversa percezione del tempo che non si può misurare e paragonare.

10 marzo 2021

In questo senso, ad un anno esatto e all’interno dei mercoledì di preghiera della quaresima 2021, si è pensato di celebrare una S. Messa straordinaria alle ore 19.00 e porre al centro quei 69 giorni che tutti vorremmo non fossero mai esistiti, mettere nelle mani del Signore le gioie, i disagi e le difficoltà contenute tra le nostre mura domestiche, ricordando in maniera particolare coloro che in quei giorni ci hanno lasciato senza che la comunità potesse accompagnarli: Severina Rosso; Antonio Bizzotto; Natalina Cinel; Silvana Salvadori.

Un piccolo segno che in questa quaresima ci può aiutare a sentirci più comunità per continuare a camminare assieme.

Quaresima 2021: Fratelli tutti: la musica del Vangelo

. ..Tuttavia come cristiani non possiamo nascondere che «se la musica del Vangelo smette di vibrare nelle nostre viscere, avremo perso la gioia che scaturisce dalla compassione, la tenerezza che nasce dalla fiducia, la capacità della riconciliazione che trova la sua fonte nel saperci sempre perdonati-inviati. Se la musica del Vangelo smette di suonare nelle nostre case, nelle nostre piazze, nei luoghi di lavoro, nella politica e nell’economia, avremo spento la melodia che ci provocava a lottare per la dignità di ogni uomo e donna». F.T. 277 L’identità cristiana

È il filo conduttore di questa quaresima ed oltre alle domeniche in cui celebreremo assieme la S. Messa, prendendo spunto dalle letture domenicali, ogni mercoledì alle ore 20.00 saremo aiutati a vivere nella nostra chiesa un momento di preghiera e riflessione aperto a tutti e animato dal gruppo catechisti. Un’opportunità da non perdere, aspettiamo anche te!

PRENDI PARTE ALLA QUARESIMA DI FRATERNITÀ

Scriveva San Francesco d’Assisi per rivolgersi a tutti i fratelli e le sorelle e proporre loro una forma di vita dal sapore di Vangelo. Tra i suoi consigli voglio evidenziarne uno, nel quale invita a un amore che va al di là delle barriere della geografia e dello spazio. Qui egli dichiara beato colui che ama l’altro «quando fosse lontano da lui, quanto se fosse accanto a lui».Con queste poche e semplici parole ha spiegato l’essenziale di una fraternità aperta, che permette di riconoscere, apprezzare e amare ogni persona al di là della vicinanza fisica, al di là del luogo del mondo dove è nata o dove abita.” 1. «Fratelli tutti»

Il nostro vescovo Claudio nell’introduzione al testo La carità nel tempo della fragilità, ci invita ad essere “pane buono” per la vita del mondo con gesti di ascolto, di fraternità e condivisione con i poveri. Sappiamo che in questo tempo di pandemia, il divario tra la ricchezza e la povertà è aumentato e saranno i Paesi a basso reddito e con profonde sacche di povertà al loro interno, “a pagare il costo più salato”. Per questo, il “diventare noi stessi il pane buono” come ci invita il vescovo Claudio, può tradursi in un cuore aperto e sensibile alle necessità dei fratelli, non solo in Italia ma in tutto il mondo.

In questo contesto la terza domenica di quaresima (7 marzo) avrà l’obiettivo di sostenere i progetti dei missionari fidei donum padovani i quali sono mandati nell’impegno di far risuonare “la musica del Vangelo”. A questo loro impegno noi vogliamo continuare a non sentirci estranei, e la proposta quaresimale è un modo molto concreto di prendervi parte.

Quanto raccolto, lo invieremo per aderire ad uno dei progetti del Centro Missionario Diocesano (https://quaresimadifraternita.it/progetti-missionari/) e prossimamente in questo bollettino daremo informazioni ulteriori sulla scelta fatta. Grazie per quello che ognuno potrà fare!

Ricordo di P. Paolo Zurlo

Con somma letizia, ci stringiamo attorno a un altro figlio della nostra Parrocchia diventato Sacerdote: Padre Paolo Zurlo Missionario dell’Istituto Missionario di Parma: nuovo araldo della fede che si aggiunge ai tanti già arrivati al traguardo…”

Scriveva così, 62 anni fa, Mons. Aldo Pesavento in occasione della Prima Messa a Cittadella di P. Paolo Zurlo (08/12/1958); oggi tocca a noi ricordarlo e ringraziare Dio Padre per la testimonianza missionaria che ha lasciato nelle missioni in cui è stato inviato e nelle nostre comunità che incontrava nei periodi di riposo ritornando periodicamente in Italia.

P. Paolo Zurlo

Per capire meglio la sua figura, utilizzeremo i suoi stessi scritti inviati dalla missione:

Finalmente, il 9 novembre 1958 sono stato ordinato Sacerdote, non basterà tutta la mia vita per ringraziare il Signore per un dono così eccelso; nonostante la mia piccolezza, il Signore mi ha fatto suo ministro nel sacerdozio. Dio è sempre più grande delle nostre aspettative. Grazie Signore!

Il 20 giugno 1966 sono partito per le Missioni Saveriane del Messico.

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Tessitori di fraternità

Eccomi, manda me (Is 6,8)

È il tema di questo ottobre missionario e probabilmente siamo così abituati nel sentire il termine fraternità (basta pensare in chiesa quante volte sentiamo “Fratelli e Sorelle”, oppure nell’iniziazione cristiana) che dire “tessitori di fraternità” sembra qualcosa di semplice e ovvio; tutti noi sentiamo nel bisogno la necessità che qualcuno ci dia una mano, da soli non ce la faremmo.

Tuttavia, la propensione verso l’altro, verso il prossimo, richiede sempre un atto di volontà, una decisione, un passo da compiere… una reciprocità.

Cosa succede quando il denaro, l’ambizione personale, il porsi ad un livello superiore nei confronti dei fratelli e sorelle prende il sopravvento?

Nel messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2020, Papa Francesco scrive così:

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Il consiglio pastorale invita…

Abbiamo iniziato, in maniera graduale, ad essere comunità attraverso la partecipazione all’Eucaristia che è il momento più alto e più bello del nostro incontro con il Signore.

Come nella vita di tutti i giorni, in cui siamo chiamati ad osservare delle regole per la salute di tutti, la Parrocchia che è di tutti, le cui porte sono aperte a tutti, sta faticando nell’organizzarsi perché si basa sul volontariato.

Non possiamo nascondere che questa pandemia ha solo evidenziato delle difficoltà emerse da alcuni anni, (sarà anche un problema comune ad altre parrocchie, ma questo non può essere motivo che ci possa tranquillizzare) senza la disponibilità al servizio, la comunità non potrà essere in grado di essere “Comunità”: celebrare insieme l’Eucaristica, garantire occasioni di catechesi per ragazzi e adulti, rendere gli spazi di aggregazione (chiesa, sale parrocchiali, aree verdi, ecc.) accoglienti e puliti, intervenire sulla struttura usurata nel tempo, dare attenzione agli ultimi (malati, anziani, poveri, funerali…) e potremmo continuare…

Ci sono tanti bisogni; ognuno di noi ha sicuramente, i suoi motivi per trovare delle difficoltà ma chiediamo alla buona volontà di tutti, quell’azione, ispirata dallo Spirito, di comunione fraterna dove, a fronte di qualche incombenza, si possa favorire la gioia nell’accoglienza e disponibilità con cui la comunità cristiana è chiamata a vivere. Se uno, personalmente, non riesce proprio a dare la sua disponibilità, abbia la vocazione di farne girare la voce come un accorato appello anche in vista del periodo estivo.

Chi fosse disponibile a dare il suo contributo in qualche servizio o avere ulteriori informazioni è pregato di contattare la: presidenza del Consiglio Pastorale attraverso i seguenti recapiti:

cppozzetto@gmail.comDon Armando Cellere
3343958961Emiliano Menegazzo
3387634553Cristina Morando
3483714268Anna Cusinato
3401261347Marta Bizzotto

Da soli non si fa molta strada, ma sappiamo che insieme, con le nostre poche forze, possiamo contribuire a rendere meno difficile momento, nell’attesa di ritornare alla piena normalità…

Il Consiglio Pastorale ringrazia ognuno per quello che potrà fare!

Possiamo riprendere con calma a CELEBRARE INSIEME

Visto il particolare periodo che stiamo vivendo a causa di questa pandemia e la necessità di salvaguardare la salute di tutte le persone, vediamo le linee di comportamento da tenere per poter accedere in sicurezza ai luoghi di culto e serenamente partecipare alle celebrazioni. Con una comunicazione firmata dal nostro Vescovo Claudio in data 12 maggio, è data indicazione ai parroci e ai responsabili delle varie attività parrocchiali riguardo le regole da mettere in atto, nel rispetto di tutti i fedeli presenti e delle norme di sicurezza previste.

In queste prime settimane il parroco con tutto il Consiglio Pastorale hanno valutato di celebrare solo la S. Messa festiva delle ore 10:00 a partire da domenica 24 maggio.

è previsto che ad accogliere i fedeli che intendono assistere alla S. Messa ci sia un gruppo di volontari, identificati con pettorina fluorescente, per regolare le entrate e le uscite dalla Chiesa.

Il Consiglio di Presidenza, valutate le prime esperienze, procederà a programmare la S. Messa prefestiva del sabato e eventuali altre messe, in funzione anche della disponibilità di volontari per la gestione logistica delle celebrazioni.

A questo proposito, invitiamo tutti coloro che volessero rendersi utili per questo servizio, di informare a fine messa i volontari presenti.

La Chiesa sarà aperta ai fedeli 20 minuti prima dell’inizio della celebrazione per poter svolgere in sicurezza tutte le procedure per l’accesso; i volontari saranno lì ad accogliere le persone, a gestirne l’ingresso in chiesa e a segnalare i posti da occupare.

…poche semplici indicazioni PER ACCEDERE ALLA CHIESA:

  1. Non si entra con temperatura superiore a 37,5°
  2. Indossare la mascherina
  3. Igienizzarsi le mani con disinfettante a disposizione (vale anche per chi intende accedere con guanti monouso)
  4. Mantenere la distanza di almeno un metro in tutte le direzioni
  5. Non fare aggregazioni negli spazi comuni.
  6. Entrare in Chiesa esclusivamente dalla porta centrale
  7. La disposizione dei banchi è stata modificata, sedersi come da posti assegnati all’ingresso
  8. I volontari indicheranno ai fedeli il posto che devono occupare per rispettare il distanziamento sociale, posto che sarà appositamente segnalato sullo schienale della panca.
  9. In caso di pioggia l’ombrello va portato con se.
  10. Esauriti i posti in Chiesa, i fedeli che non hanno potuto accedervi potranno sostare all’entrata, sempre rispettando la distanza di 1 m, e seguire il rito tramite altoparlante
  11. Al momento della comunione attenersi alle indicazioni
  12. Al termine della celebrazione i fedeli dovranno uscire dalle porte laterali, sempre rispettando la distanza minima di 1 m
  13. La raccolta delle offerte verrà fatta all’uscita della celebrazione e non durante l’Offertorio.

Per decreto del Vescovo Claudio in questo tempo non sono consentiti momenti di preghiera comunitaria quali: la recita del Rosario, il Fioretto, le Messe del mese di maggio nelle contrade, ecc.. Siamo consapevoli del disagio che si potrà creare nel rispettare queste regole, ma vi chiediamo di essere scrupolosi nel farlo: è per il bene di tutti e questo è il tempo in cui tutti noi siamo chiamati a fare qualche piccolo sacrificio, perché senza sacrificio non si costruisce nulla di solido e duraturo. Come ha detto il Santo Padre “nessuno di noi si salva da solo”: aiutiamoci come una vera comunità.

Il Parroco con il consiglio pastorale