Giornata dei Missionari Martiri

All’interno dei mercoledì di preghiera, il 24 marzo alle ore 19.00 veglia per ricordare i missionari uccisi nel 2020. Secondo le informazioni raccolte dall’Agenzia Fides, sono stati uccisi nel mondo 20 missionari: 8 sacerdoti, 1 religioso, 3 religiose, 2 seminaristi, 6 laici. L’Agenzia Fides usa il termine “missionario” per tutti i battezzati, consapevoli che “in virtù del Battesimo ricevuto, ogni membro del Popolo di Dio è diventato discepolo missionario!

La Chiesa non ha mai protestato per i suoi martiri. Li ha sempre celebrati come vincitori, riconoscendo che sono consolati da Cristo nelle loro tribolazioni. In loro anche la pazienza e l’assenza di rancore verso chi li tormenta non sono effetto di un rigido auto-controllo. Nascono come riverbero di un miracolo, segno della consolazione che Cristo stesso dona a chi soffre portando il Suo nome. Per questo i tratti propri che connotano in maniera imparagonabile le vicende di martirio cristiano possono diventare occasione di stupore e gratitudine per tutti, segni di salvezza promessa a ogni persona, perfino ai persecutori. Il martirio cristiano sgorga dalla vita di Cristo, operante nelle vite di uomini e donne… l testimone missionario, come il martire, è colui che offre il proprio corpo, mette a disposizione la concretezza della propria condizione umana affinché in essa agisca e risplenda la grazia del Signore.”

Dalla riflessione tematica per questa giornata

PRENDI PARTE ALLA QUARESIMA DI FRATERNITÀ

Scriveva San Francesco d’Assisi per rivolgersi a tutti i fratelli e le sorelle e proporre loro una forma di vita dal sapore di Vangelo. Tra i suoi consigli voglio evidenziarne uno, nel quale invita a un amore che va al di là delle barriere della geografia e dello spazio. Qui egli dichiara beato colui che ama l’altro «quando fosse lontano da lui, quanto se fosse accanto a lui».Con queste poche e semplici parole ha spiegato l’essenziale di una fraternità aperta, che permette di riconoscere, apprezzare e amare ogni persona al di là della vicinanza fisica, al di là del luogo del mondo dove è nata o dove abita.” 1. «Fratelli tutti»

Il nostro vescovo Claudio nell’introduzione al testo La carità nel tempo della fragilità, ci invita ad essere “pane buono” per la vita del mondo con gesti di ascolto, di fraternità e condivisione con i poveri. Sappiamo che in questo tempo di pandemia, il divario tra la ricchezza e la povertà è aumentato e saranno i Paesi a basso reddito e con profonde sacche di povertà al loro interno, “a pagare il costo più salato”. Per questo, il “diventare noi stessi il pane buono” come ci invita il vescovo Claudio, può tradursi in un cuore aperto e sensibile alle necessità dei fratelli, non solo in Italia ma in tutto il mondo.

In questo contesto la terza domenica di quaresima (7 marzo) avrà l’obiettivo di sostenere i progetti dei missionari fidei donum padovani i quali sono mandati nell’impegno di far risuonare “la musica del Vangelo”. A questo loro impegno noi vogliamo continuare a non sentirci estranei, e la proposta quaresimale è un modo molto concreto di prendervi parte.

Quanto raccolto, lo invieremo per aderire ad uno dei progetti del Centro Missionario Diocesano (https://quaresimadifraternita.it/progetti-missionari/) e prossimamente in questo bollettino daremo informazioni ulteriori sulla scelta fatta. Grazie per quello che ognuno potrà fare!

Ricordo di P. Paolo Zurlo

Con somma letizia, ci stringiamo attorno a un altro figlio della nostra Parrocchia diventato Sacerdote: Padre Paolo Zurlo Missionario dell’Istituto Missionario di Parma: nuovo araldo della fede che si aggiunge ai tanti già arrivati al traguardo…”

Scriveva così, 62 anni fa, Mons. Aldo Pesavento in occasione della Prima Messa a Cittadella di P. Paolo Zurlo (08/12/1958); oggi tocca a noi ricordarlo e ringraziare Dio Padre per la testimonianza missionaria che ha lasciato nelle missioni in cui è stato inviato e nelle nostre comunità che incontrava nei periodi di riposo ritornando periodicamente in Italia.

P. Paolo Zurlo

Per capire meglio la sua figura, utilizzeremo i suoi stessi scritti inviati dalla missione:

Finalmente, il 9 novembre 1958 sono stato ordinato Sacerdote, non basterà tutta la mia vita per ringraziare il Signore per un dono così eccelso; nonostante la mia piccolezza, il Signore mi ha fatto suo ministro nel sacerdozio. Dio è sempre più grande delle nostre aspettative. Grazie Signore!

Il 20 giugno 1966 sono partito per le Missioni Saveriane del Messico.

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Tessitori di fraternità

Eccomi, manda me (Is 6,8)

È il tema di questo ottobre missionario e probabilmente siamo così abituati nel sentire il termine fraternità (basta pensare in chiesa quante volte sentiamo “Fratelli e Sorelle”, oppure nell’iniziazione cristiana) che dire “tessitori di fraternità” sembra qualcosa di semplice e ovvio; tutti noi sentiamo nel bisogno la necessità che qualcuno ci dia una mano, da soli non ce la faremmo.

Tuttavia, la propensione verso l’altro, verso il prossimo, richiede sempre un atto di volontà, una decisione, un passo da compiere… una reciprocità.

Cosa succede quando il denaro, l’ambizione personale, il porsi ad un livello superiore nei confronti dei fratelli e sorelle prende il sopravvento?

Nel messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2020, Papa Francesco scrive così:

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Giovani per il Vangelo … nel 40° della parrocchia

Giovani-per-il-vangelo1

Giovani per il Vangelo

Ebbene sì, lo confesso, quando ho visto per la prima volta il tema dell’ottobre missionario di quest’anno mi sono chiesto: “E adesso cosa facciamo?”

Negli “…anta” ci sono da un pezzo, come pure tutti coloro che partecipano ai gruppi missionari in vicariato, allora come starci in questo mese particolare per la Missione?

Papa Francesco nel messaggio per la giornata missionaria mondiale inizia così:

“Cari giovani, insieme a voi desidero riflettere sulla missione che Gesù ci ha affidato. Rivolgendomi a voi intendo includere tutti i cristiani, che vivono nella Chiesa l’avventura della loro esistenza come figli di Dio. Ciò che mi spinge a parlare a tutti, dialogando con voi, è la certezza che la fede cristiana resta sempre giovane quando si apre alla missione che Cristo ci consegna. «La missione rinvigorisce la fede» (Lett. enc. Redemptoris missio, 2), scriveva san Giovanni Paolo II, un Papa che tanto amava i giovani e a loro si è molto dedicato.”

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Missioni – sagra 2018

Sagra missioniEra il 1991 quando per la prima volta abbiamo proposto l’angolo missionario all’interno della sagra negli spazi dell’asilo. Non esisteva un gruppo missionario, ma tre persone con lo scopo di far conoscere anche nei “giorni di festa” la missione e aiutare con quanto ricavato i tanti missionari della nostra parrocchia in giro per il mondo.

Ne sono passati di anni con iniziative e proposte: dall’artigianato orientale al commercio equo-solidale, dalle mostre espositive su varie tematiche che ci aiutassero a riflettere sui nostri stili di vita, Read more

50° di sacerdozio di P. Giuseppe Pettenuzzo, missionario Saveriano

Con i famigliari dopo la S.Messa siamo andati al “Faro” dove Lei ci ha raggiunti per il caffè. Con alcuni parenti non ci vedevamo da anni ed alcuni proprio non ci conoscevamo, penso alle nuove famiglie arrivate a far parte della nostra.

Ho ripercorso tutti i miei anni, da quando a Valliera e Laghi ho frequentato le elementari; alle medie dei seminari di Vicenza e Zelarino-Mestre; ai voti, al liceo ed infine alla Teologia di Parma arrivando al 14 Ottobre 1967, sabato, giorno della mia ordinazione assieme a P. Vasco Milani nel Duomo di Cittadella, era Parroco Mons Pesavento.

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